Riflessioni sulla nascita dei CCN in Italia

Una nuova istituzione culturale, in qualsiasi disciplina, stimola riflessioni sulle missioni e le funzioni che sarà necessario assumere. Ed anche sul ruolo che svolgerà rispetto a temi come la complessità culturale del nostro Paese, la relazione tra comparti artistici e produttivi, l’ottimizzazione di sistemi che la contemporaneità vorrebbe sempre più permeabili.
La Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto prende spunto dall’introduzione dei Centri Coreografici Nazionali per iniziare una serie di Workshop. E si mette a disposizione per stimolare approfondimenti successivi.

Il video è una sintesi dell’incontro svoltosi a Reggio Emilia il 13 novembre 2021 a cui hanno partecipato anche Raimondo Arcolai (Presidente ADEP), Gian Mario Bandera (Direttore Centro Teatrale Bresciano), Anna Bandettini (giornalista), Maria Luisa Buzzi (giornalista e critico di danza), Donatella Ferrante (Ministero della Cultura – consulente), Valentina Marini (Presidente AIDAP).

Bertrand Dicale (giornalista, direttore News Tank Culture – Parigi)

Lo sviluppo della danza contemporanea in Francia : i Centri Coreografici Nazionali

TRA VISUAL E PERFORMING ARTS: SOVRAPPOSIZIONI NEL SEGNO DELLO SPAZIO PUBBLICO.

Angela Vettese offre il suo sguardo sulla dimensione dell’arte nell’universo sempre più complesso e connesso delle varie discipline, tra le quali si iscrive sempre più spesso la danza. Direttrice e curatrice per istituzioni pubbliche e private nell’ambito dell’arte contemporanea, storica e critica dell’arte, docente presso l’Università Iuav di Venezia, dove coordina il corso di laurea in Arti Visive e Moda, collabora dal 1986 al Sole 24Ore.

LA CULTURA E LE PERFORMING ARTS DI FRONTE ALLE SFIDE URBANISTICHE E SOCIALI DELLA CITTÀ CONTEMPORANEA.

Vittorio Salmoni ci parlerà della partecipazione attiva e consapevole della cultura e delle performing arts alla ricerca di identità e alla riqualificazione di aree urbane, monumentali o dismesse. Architetto, urbanista, docente, esperto di Pianificazione Strategica Territoriale e Rigenerazione Urbana, è il coordinatore della rete delle Città Creative UNESCO italiane.

UNA NUOVA GRAMMATICA PER COLLEGARE CREATIVITÀ E COMUNICAZIONE.

Nicolas Ballario si occupa di arte contemporanea applicata ai media. Attualmente conduce “The Square” su Sky Arte (premiata trasmissione, dedicata ad arte e cultura) e “Te la do io l’arte” su Radio Uno Rai. Curatore e giornalista per varie testate e istituzioni. Ci presenterà un pensiero su come i percorsi creativi e quelli comunicativi possano trovare un dialogo e una sintesi capace di portare entrambi ad un livello espressivo più efficace e adeguato alla contemporaneità.

INNOVAZIONE TECNOLOGICA E NUOVE OPPORTUNITÀ DI PRODUZIONE ARTISTICA.

Sul tema dell’innovazione tecnologica nel campo della creazione, partecipa Roberto Montanari, professore di Interazione Uomo-Macchina e Interaction Design presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, dove svolge attività di ricerca nell’intreccio tra le scienze umane e nuove tecnologie. Ed è il responsabile ricerca e sviluppo di RE:Lab, partner tecnologico della Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto. Racconterà come le tecnologie e gli artisti possano dialogare, facendo crescere nuove dimensioni della creatività.

WELFARE CULTURALE PER LO SVILUPPO ARMONICO E CREATIVO DI SOCIETÀ ED ECONOMIA.

Felice Scalvini, riferimento nazionale per quanto attiene la legislazione e lo sviluppo del Terzo Settore, è presidente della Fondazione ASM e direttore della Fondazione Ravasi Garzanti di Milano (che si occupa principalmente ti temi connessi all’ageing). Propone una riflessione sulla virtuosa integrazione di tematiche sociali, culturali, economiche e artistiche, con particolare riferimento al Welfare Culturale.

Published On: 18 Gennaio 2022