Frutto di un lungo processo di ricerca artistica e pedagogica sul dialogo tra il mondo dell’infanzia e i linguaggi della danza contemporanea, La stella nascosta di Saul Daniele Ardillo è una performance con 4 giovani danzatori selezionati specificamente per questa coreografia, che accompagnano bambini e adulti in un viaggio alla scoperta della bellezza fuori dai canoni e i cliché mediatici.

Coreografia Saul Daniele Ardillo
Drammaturgia Simone Giorgi
Scena Antonio De Bellis
Musica Franz Schubert
Consulente musicale Roberta De Piccoli
Costumi Lazzaro Mussini
Luci Carlo Cerri
Voce recitante Claudio Casadio (versione italiana), Sebastian Pelli (versione inglese)

con testi e dettagli di vera bellezza di Adelaide (9 anni), Adele (9 anni), Alisia (8 anni), Aurora (8 anni), Celeste (9 anni), Daniele (5 anni), Dea (8 anni), Desmond (9 anni), Emanuele (9 anni), Kevin (9 anni), Maria Elena (8 anni), Nadia (9 anni), Rebecca (8 anni), Simon (9 anni), Virginia (9 anni), William (9 anni), Yelizavieta (8 anni)

Ensemble di 4 danzatori selezionati per La stella nascosta
Fabrizio Di Franco, Matilde Gherardi, Federica Lamonaca, Giuseppe Morello

Produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
Coproduzione Accademia Perduta | Romagna Teatri
Partner di progetto Reggio Children, Scuole e Nidi d’Infanzia – Istituzione del Comune di Reggio Emilia
In collaborazione con ATER | Circuito Regionale Multidisciplinare, Cinema Teatro Boiardo e Comune di Scandiano (RE)

La stella nascosta è il frutto di un profondo lavoro di ricerca che ha coinvolto bambine e bambini del Nido d’Infanzia L. Bellelli, Scuola dell’Infanzia Michelangelo, Scuola dell’infanzia comunale e primaria statale presso il Centro Internazionale Loris Malaguzzi (Reggio Emilia)

Anteprima – estratti
11 ottobre 2019, NID Platform, Teatro Cavallerizza, Reggio Emilia (I)

Premiere
29 ottobre 2019, SEGNI New Generations Festival, Teatro Ariston, Mantova (I)

È da questa semplice domanda che è partito il viaggio, condotto dalla Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto con la complicità e il sostegno di Accademia Perduta | Romagna Teatri e di Reggio Children. E, lungo il cammino, abbiamo trovato tanti maestri a indicarci la via: i bambini con cui abbiamo condiviso la nostra domanda, la nostra ricerca.

La sfida, poi, è stata trasferire lo sguardo poetico e visionario dei bambini in uno spettacolo di danza contemporanea, che parla soprattutto per immagini e movimenti, che suscita emozioni e suggestioni prima ancora di produrre senso.
In scena, è sempre la stessa domanda ad aleggiare: che cos’è la bellezza? A porsi questa domanda è uno scultore davanti al suo blocco di marmo: in cosa trasformarlo? Quanta parte di quel blocco bisogna tirare via per lasciare emergere la bellezza? E quale bellezza ricercare?

Quasi per incanto, le domande e pensieri dello scultore diventano corpi danzanti, i corpi di tre performer che, come creature fantastiche uscite dal blocco di pietra, hanno ognuno il proprio modo di muoversi e di stare al mondo.
Ognuna di queste tre creature, come ogni essere umano, adulto o bambino che sia, finisce col sentire l’ansia di mettersi in mostra, il desiderio di sentirsi bello, l’obbligo di essere considerato tale. Ma è davvero questa la via che conduce alla bellezza? È davvero qui, nell’esibizione, nel mostrarsi meravigliosi e perfetti, davvero è nell’aderire alle aspettative di chi ci guarda che risiede la nostra bellezza di esseri umani e di danzatori?

E se invece risiedesse in qualcosa di più intimo, segreto, in ciò che ci rende fragili, unici e irripetibili? E se fosse proprio la nostra fragilità, la nostra particolarità irriducibile a qualsiasi legge estetica a permetterci di entrare in relazione profonda con l’altro e di esprimere la nostra inimitabile bellezza?

La stella nascosta, è così che abbiamo voluto chiamare questo spettacolo. La stella è una delle immagini più abusate per indicare qualcosa di bello e attraente. La stella splende, tutti la guardano, nella società dello spettacolo tutti vorrebbero essere una stella, una star. Ma, forse, esiste una stella più bella di quelle che tutti ci indicano, più vera. Una stella nascosta.

Saul Daniele Ardillo – coreografo
Simone Giorgi – drammaturgo

I bambini, fin dalla nascita, costruiscono la loro relazione con il mondo attraverso processi empatici e poetici che, se sappiamo coglierli, possono divenire inediti punti di vista sul presente.

Il percorso che ha portato a questa produzione artistica ha messo al centro un’idea di bambino capace di un dialogo intenso e partecipato con i danzatori, un dialogo avvenuto attraverso la parola, ma anche attraverso il linguaggio del corpo e quello grafico, la manipolazione della creta, della carta e di altri materiali. Un intreccio tra linguaggi che ha sollecitato riflessioni, idee, metafore e sinestesie su concetti quali verità, bellezza, trasformazione.

La documentazione fotografica e video, realizzata durante il percorso, ha permesso al gruppo di lavoro di riprogettare in itinere l’esperienza con i bambini e di accogliere nuovi spunti creativi: più che uno spettacolo per i bambini, La stella nascosta è uno spettacolo con i bambini. L’auspicio è che questa qualità dell’esperienza, trasformata e messa in scena dalla poetica degli artisti, possa essere per altri bambini e adulti un enzima di bellezza ed ottimismo.

Reggio Children, Scuole e Nidi dell’Infanzia – Istituzione del Comune di Reggio Emilia

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