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IL MONDO ALTROVE – PROVA APERTA

Nicola Galli – Il mondo altrove

PROVA APERTA

“[…] Ci è poi particolarmente piaciuta l’ultima creazione di Nicola Galli “Il mondo altrove” che, su una musica ossessiva carica di misticismo di Giacinto Scelsi, ci trasporta in mondi lontani, tra Occidente ed Oriente, in atmosfere che ricordano un mondo perduto e ancestrale: le pitture e i vasi dell’antica Grecia ma anche le danze di Bali e il Katakali, il Nō giapponese e le atmosfere mitiche del Sud America.
[…] I danzatori, entrando dalla porta posta al centro della scena, celando un altrove sconosciuto, avanzano come misteriosi sacerdoti, ridonandoci il senso di una sacralità perduta ma che improvvisamente sembra ancora appartenerci.”

Mario Bianchi [ Krapp’s Last Post – 27/07/2021 ]

 

Concept e coreografia: Nicola Galli
Danza: Margherita Dotta, Nicola Galli, Leonardo Maietto, Silvia Remigio
Musica: Giacinto Scelsi, 3/4 had been eliminated
Oggetti scenici: Giulio Mazzacurati
Maschere e costumi: Nicola Galli
Luci e audio: Giovanni Garbo

Produzione: TIR Danza, stereopsis
Co-produzione: MARCHE TEATRO / Inteatro Festival, Oriente Occidente

Residenze artistiche: DID Studio / Ariella Vidach, Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave / Kilowatt), Oriente Occidente Studio_Passo Nord
Con il sostegno di: Rete Almagià
Ha preso parte alle fasi di creazione: Nicolas Grimaldi Capitello
Durata: 50′

Il mondo altrove è una creazione coreografica in forma di rituale danzato, che celebra secondo una logica scenica il moto di un mondo inesplorato.
Nel tracciare un percorso ideale tra Occidente e Oriente, il lavoro è liberamente ispirato ai rituali indigeni dell’America del Sud, ai simboli e alle tradizioni del teatro Nō giapponese, e all’ossessiva, per certi versi mistica ed eccentrica ricerca musicale del compositore Giacinto Scelsi intorno all’idea sferica del suono.

Dalla porta centrale – che domina lo spazio e cela un altrove – avanzano quattro figure sciamaniche finemente adornate per condurre una cerimonia magica e senza tempo. Il movimento dei corpi e i lineamenti dei loro volti – velati e riconfigurati secondo canoni estranei alla cultura occidentale – custodiscono e offrono al nostro sguardo il rituale di una possibile tradizione altra, agito all’interno di un confine circolare che delimita uno spazio ancora attribuibile al sacro e che raccoglie l’esito di una convivenza armonica tra habitat naturale e azione umana.

Nicola Galli – Il mondo altrove

L’azione è pensata al crepuscolo, abbracciata dalle cromie lucenti dell’oro, del ciano e del porpora, per sciogliersi in un dialogo gestuale notturno, espressione di sostegno vicendevole, dono perpetuo, comunione universale e celeste.

Di fronte a questo linguaggio fisico siamo invitati a decifrare i “geroglifici” di questa civiltà ignota, selvatica e capovolta; siamo ospiti chiamati a un esercizio di superamento del confine di ciò che conosciamo, scoprendoci stranieri tra gli stranieri. Accogliere un mondo nuovo e aprirci a un sistema ignoto significa entrare in contatto, senza gerarchie precostituite, con la poesia di segni muti e opachi, sia che appartengano al mondo animale, al mondo vegetale o a una qualsiasi cultura alternativa. Accettando la messa in discussione di qualcosa di sé e ritrovando la propria umanità nel riflesso dell’incontro.

Nicola Galli (1990, Ferrara) si occupa di ricerca corporea, declinata in azioni e dispositivi che spaziano dalla coreografia alla performance, dall’installazione all’ideazione grafico-visiva.
Esordisce come ginnasta agonista e si avvicina ai linguaggi del teatro fisico e della danza presso il Teatro Nucleo di Ferrara. Ha studiato danza contemporanea, rinascimentale, hip hop e riequilibrio muscolare Metodo Monari.
Dal 2010 sviluppa un’indagine coreografica incentrata sul profondo rapporto tra uomo e natura, analizza il concetto di forma pura e le nozioni di “stratificazione” e “paesaggio”. A partire dalle scienze naturali, dalla geometria e astronomia il suo sguardo è affascinato dall’anatomia umana, la proporzione e il dettaglio, elementi chiave che compongono un orizzonte scenico trasversale.
Nella sua poetica emerge la passione per la luce e il suono, elementi che nutrono la stretta relazione tra i soggetti che abitano la scena in un’ottica di interdipendenza.
Nel suo lavoro, il corpo diviene il centro irradiante di un discorso artistico che si sostanzia in una sensibilità scenica votata all’esplorazione del movimento come panorama ibrido di saperi.
Parallelamente alla ricerca più specificamente artistica, Nicola Galli conduce percorsi formativi dedicati a bambini, adulti e giovani danzatori e danzatrici in formazione, sviluppando un personale metodo volto all’esplorazione del movimento, alla scoperta di nuove visioni e percezioni del corpo e all’approfondimento del personale confine fisico e comunicativo.
Dal 2010 al 2014 danza nella compagnia CollettivO CineticO.
Dal 2014 è artista sostenuto dall’organismo di produzione TIR Danza.

Le sue creazioni sono state presentate in: Egitto, Francia, Germania, Italia, Olanda, e tramite livestreaming in Corea del Sud.
Ha inoltre collaborato con importanti Istituzioni internazionali: Istituto Italiano di Cultura (Paris), Balletto di Toscana (Firenze), Museo MUSE (Trento), Scuola Normale Superiore (Pisa), Fondazione Perugia Musica Classica (Perugia), Institute of the Arts (Seoul), Università IUAV (Venezia).

PREMI
• 2018: Premio “Equilibrio” – Fondazione Musica per Roma con lo spettacolo Deserto digitale
• 2018: premio “Danza & Danza” come miglior coreografo emergente con lo spettacolo De rerum natura
• 2019: premio nazionale “Sfera d’Oro per la danza”
• 2021: premio “Radicondoli per il teatro” nel nome di Valter Ferrara per l’innovazione e l’uso di nuove tecnologie nel teatro con la performance Genoma scenico | dispositivo digitale

nicolagalli.it

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