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NEXTSTOP_ PALCOSCENICO

Nell’importante cornice della Fonderia i giovani talenti del corso Studio XL International Contemporary Dance Education, diretto da Emanuela Baratin e Laura matano, regalano al pubblico uno spettacolo di qualità.

Contenitore di creazioni contemporanee che aprono le porte al mondo professionale performativo.
Un contenitore che dà la possibilità ai danzatori del Corso di Formazione Studio XL Contemporary Dance Education di esprimersi e di confrontarsi con coreografi di rilievo nel mondo della danza contemporanea.

StudioXL rappresenta un percorso di formazione rivolto a danzatori under 27 che desiderano approfondire lo studio delle arti performative contemporanee

Produzione Studio XL (IT), TripDance (UK)
Co-Produzione Compagnia Simona Bucci

In scena le coreografie a cura di Natalia Iwaniec, Jorge Crecis, Nicoletta Cabassi, Laura Matano e Damiàn Muñoz.

Coreografia: Natalia Iwaniec
Interpreti: Elenora Baracco, Adriano Bolognino, Melissa Bortolotti, Rosaria Di Maro, Ludovica Di Sauro, Giuseppe Lanzuise, Mikela Mincone, Silvia Pederzani, Marta Pili, Elena Posati
Musiche: Swords, Moondog, KoKoKo, Aukai

“La voce morbida che sussurra promette sotto la luna Insieme camminiamo
Assieme aspettiamo
Come un gregge infrangibile porteremo luce ai campi”

Coreografia: Jorge Crecis
Interpreti: Adriano Bolognino, Rosaria Di Maro
Musica composta da Vincenzo Lamagna
Testi: A.C. Smith

“Tutti siamo destinati a morire, ma nel frattempo siamo vivi. Posporresti la sveglia se sapessi che quelli sono gli ultimi 9 minuti della tua vita? Quale sarebbe il più bizzarro dei tuoi ricordi? Hai rivissuto quella discussione mentre cucinavi la pasta?”

Coreografia, drammaturgia: Nicoletta Cabassi
Interpreti: Eleonora Baracco, Adriano Bolognino, Melissa Bortolotti, Rosaria Di Maro, Ludovica Di Sauro, Giuseppe Lanzuise, Mikela Mincone, Silvia Pederzani, Marta Pili, Elena Posati
Musica: OTTOelectro, G.B. Pergolesi

Il breve progetto coreografico “Human too human” riprende il titolo dal noto testo di Nietzsche e prosegue ulteriormente una ricerca tematica iniziata tre anni fa. Qui il corpo diviene veicolo eidetico e immaginifico insieme. È un’eterotopia di corpi. Attraverso la danza i danzatori creano un corpus sociale e socializzante, un corpo mutante a cui partecipano le singole individualità nella costruzione di un delicato equilibrio che si regge proprio grazie al movimento. La pièce nasce come riflessione sull’essere e/o sentirsi senza appartenenza, interiormente erranti, nell’attuale “società liquida” in cui resta soltanto immanenza; si vuole indagare un tema già cruciale nel Novecento ma che col XXI secolo è sfociato in una mutazione antropologica senza precedenti e che sa creando uno dei maggiori problemi culturali ed umani attuali.

Coreografia: Laura Matano
Interpreti: Adriano Bolognino, Melissa Bortolotti, Rosaria Di Maro
Musiche: Andy Stott

“tre domande e un’unica direzione,
un percorso condiviso,ricercando e assaporando la diversità del respiro. Forme e pensieri che si riconciliano nel proprio essere con un unico intento la conoscenza.”

Coreografia: Damiàn Muñoz
Interpreti: Elenora Baracco, Adriano Bolognino, Melissa Bortolotti, Rosaria Di Maro, Ludovica Di Sauro, Giuseppe Lanzuise, Mikela Mincone, Silvia Pederzani, Marta Pili, Elena Posati
Musiche: Lynn, Alva Noto, Jochem Paap, Ólafur Arnalds

“Riconcilia con la nostra parte più rovinosa
Un processo di accettazione e di trasformazione delle ferite può essere in grado di trasformarli in bellissime cicatrici
Il rovinoso si è trasformato in una bellissima rovina.”

 

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