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SWANS_2

ph. Andrea Macchia

Cosa resta oggi di un’opera coreografica considerata una pietra miliare della storia della danza occidentale dell’inizio del XX secolo? In che forme e in quali corpi è sopravvissuta nel tempo? Chi ne raccoglie l’eredità?
Il progetto Swans never die invita il pubblico e gli artisti a pensare a La Morte del Cigno, come un’opportunità per conoscere le molte forme della sua esistenza nel tempo, da quando fu coreografato da Michel Fokine per Anna Pavlova nel 1905.
Seguendo le tappe di questo viaggio tra storia e memoria della danza, lo spettatore avrà modo di scoprire in che corpi sopravvive un’opera coreografica del passato, chi ne raccoglie l’eredità e perché, che valori può trasmettere oggi e in futuro.

Nella serata Swans_2 la versione classica de La morte del cigno è affiancata dalle nuove creazioni di Camilla Monga e Collettivo MINE.
Lo spettacolo sarà seguito da un talk condotto dal Professore Alessandro Pontremoli.

Swans never die è un progetto ideato e realizzato da :
Lavanderia a Vapore – Centro di Residenza per la Danza (gestito da un raggruppamento temporaneo di organismi formato da Piemonte dal Vivo, Coorpi, Didee Arti e Comunicazione, Mosaico Danza, Zerogrammi)
Operaestate Festival Veneto e Centro per la Scena Contemporanea CSC Bassano del Grappa
Triennale Milano Teatro
Fondazione Teatro Grande di Brescia
Festival Bolzano Danza – Fondazione Haydn
Il Cassero LGBTI Center – Gender Bender Festival
Mnemedance
Università degli Studi di Torino – Corso di laurea in DAMS

Coreografia e danza Camilla Monga
Musica eseguita dal vivo Filippo Vignato e Emanuele Maniscalco
Produzione VAN
Coproduzione Lavanderia a Vapore/Piemonte dal Vivo, Operaestate Festival Veneto e Centro per la Scena Contemporanea CSC, Bassano del Grappa, Triennale Milano, Teatro Brescia, Torinodanza Festival, Festival Bolzano Danza; “Memory in Motion.

La creazione di Camilla Monga parte da una sinestesia artistica, quella tra danza e musica, che diventa crasi nel titolo scelto: Swaën, unione del sostantivo Swan (cigno in inglese) e parte del cognome dell’autore delle musiche utilizzate per la composizione originale del balletto: Saint-Saens. Ecco allora Swaën, versione trio jazz tra improvvisazione e struttura condotto dalla danzatrice in dialogo con il
trombonista Filippo Vignato e il polistrumentista Emanuele Maniscalco, autori di una riscrittura del brano n.13 del Carnevale degli Animali su cui si innesta l’abilità improvvisativa.

Coreografia, invenzione e danza Francesco Saverio Cavaliere, Fabio Novembrini, Siro Guglielmi, Roberta Racis, Silvia Sisto
Danzatori e Interpreti Francesco Saverio Cavaliere, Fabio Novembrini, Siro Guglielmi, Roberta Racis, Silvia Sisto
Suono F. De Isabella
Styling Ettore Lombardi
Foto e video Tonia Laterza
Produzione Fabbrica Europa, Operaestate Festival/CSC di Bassano

Living like I know I’m gonna die è stato realizzato nell’ambito del progetto Swans never die
(Danzare la memoria 2020-2022) con il sostegno di Lavanderia a Vapore/Piemonte dal Vivo,
Operaestate Festival Veneto e Centro per la Scena Contemporanea CSC, Bassano del
Grappa, Triennale Milano, Teatro Brescia, Torinodanza Festival, Festival Bolzano Danza;
“Memory in Motion. Re-Membering Dance History (Mnemedance)” – Università Ca’ Foscari
Venezia; Ecole Universitaire de Recherche CREATES e Centre Transdisciplinaire
d’Epistémologie de la Littérature et des Arts Vivants, Université Côte d’Azur e con il
coordinamento scientifico di Susanne Franco.

“Mentre parliamo,sarà fuggito avido il tempo.
Afferra questo giorno”
Orazio

Living like I’m gonna die è una danza per cinque corpi.
Due coppie e un singolo formano nella reciprocità un gruppo, un corpus unico di braccia
allacciate si dispiega in un reticolo di incontri fulminei che attraversano lo spazio con un
andamento progressivo ed ineludibile.
Il carattere ritmico subitaneo articola un movimento continuo, intensamente fitto ed
intrinsecamente caduco, destinato a cambiare, dissolversi, finire non senza aver sfidato il
tempo ed il suo status effimero.
Così per Fokine Pavlova danzava il cigno morente, come una vera lotta contro la morte,
incarnando un simbolo costante della transitorietà dell’esistenza e delle cose della vita.

Coreografia Michel Fokine per Anna Pavlova
Musica Camille Saint-Saëns
Danzatrice Martina Dall’Asta del Nuovo Balletto Classico

La storica coreografia di Fokine La morte del cigno, interpretata da una danzatrice del NUovo Balletto Classico, chiude la serata. 

BIGLIETTI
Intero: 9 euro
Ridotto under 30, scuole di danza, Liceo Coreutico Matilde di Canossa, over 65: 6 euro
Ridotto under 8: 3 euro

ACQUISTO BIGLIETTI
Nel rispetto delle normative anti-Covid, i biglietti possono essere acquistati soltanto online su www.biglietteriafonderia39.it fino a un’ora prima dello spettacolo.
Pertanto i biglietti non possono essere prenotati al telefono o via e-mail.

Il servizio di biglietteria in Fonderia è sospeso.

I biglietti non sono numerati.

INGRESSO
È possibile accedere in Fonderia 15 minuti prima dello spettacolo, mostrando l’acquisto online.
All’ingresso verrà provata la temperatura, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5°C. L’accesso in Fonderia è consentito esclusivamente agli spettatori muniti di Certificazione Verde (GREEN PASS) in corso di validità. La disposizione non si applica ai soggetti di età inferiore ai 12 anni e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti dal Ministero della Salute.
Il personale addetto al servizio di controllo ha l’obbligo di verificare tale certificazione al momento dell’ingresso.
Il pubblico è tenuto a indossare correttamente la mascherina per tutta la durata dell’evento.

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