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Presentazione libro “Se danzare non mi basta” di Cristina Bozzolini
VENERDÌ 5 APRILE, ALLE ORE 19.00, IN FONDERIA, IN COLLABORAZIONE CON NARDINI EDITORE, PRESENTIAMO IL LIBRO SE DANZARE NON MI BASTA DI CRISTINA BOZZOLINI. CON L’EVENTO RICORDIAMO SILVIA POLETTI, GIORNALISTA, CRITICA, CONSULENTE ARTISTICA INTERNAZIONALE PER LA DANZA, CURATRICE DELL’OPERA.
Se danzare non mi basta ripercorre la carriera e la vita di Cristina Bozzolini, regalando uno spaccato del mondo della danza internazionale, del clima politico e sociale della sua amata Firenze e delle sperimentazioni artistiche con Aterballetto. Un libro scritto e curato da donne, professioniste instancabili e figure trainanti del settore, che tratta di lotte per la cultura e l’affermazione della donna e dell’artista nella società.
Tra le pagine scorrono le memorie di una grande protagonista della danza italiana e delle espressioni artistiche che ne fanno parte: dagli anni Sessanta che la vedono Prima ballerina del Corpo di ballo del Maggio Musicale fiorentino, agli spettacoli memorabili al fianco di artisti del calibro di Nureyev, Fracci, Baryshnikov, alla nascita del Centro Studi Danza, fino alla fondazione del Balletto di Toscana, alla direzione di Aterballetto, un’eccellenza nazionale. Filo rosso della sua esperienza professionale e di vita, la lotta per l’affermazione dei diritti civili e per una società giusta, nella quale la formazione culturale deve fare da motore per lo sviluppo.
L’incontro è tenuto da Maria Luisa Buzzi, direttore responsabile della rivista Danza&Danza, e sono previsti gli interventi di coreografi e danzatori che hanno avuto Cristina come direttrice e mentore, come il pluripremiato Philippe Kratz.
Al termine della presentazione, i ballerini della Compagnia Aterballetto regaleranno al pubblico una sorpresa danzata.
Ingresso libero con prenotazione (whatsapp 3341023554 | info@aterballetto.it) fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Servizio bar disponibile dalle 18:00.
Durante l’incontro sarà possibile acquistare il libro e Cristina Bozzolini sarà disponibile a firmare le copie.
Se danzare non mi basta può essere acquistato qui.
Alpha Grace / “O” / Bliss
La Compagnia Aterballetto è in scena sul palcoscenico del Teatro Municipale di Piacenza con un inedito trittico di coreografie: Alpha Grace di Philippe Kratz, “O” di Philippe Kratz e Bliss di Johan Inger.
Alpha Grace, di Philippe Kratz (Premio Danza&Danza 2019 ‘Miglior Coreografo’), ha debuttato nel 2021 a Operaestate Festival di Bassano del Grappa e ha come oggetto l’empatia intesa come percezione di noi stessi in relazione a chi ci sta accanto. Il duo “O” ci propone due corpi / automi, che ci obbligano a interrogarci su come potrebbe mutare il senso del contatto fisico: resterà emotivo e sentito, o diventerà seriale e alienato? BLISS è uno dei cavalli di battaglia della compagnia, firmato dal pluripremiato coreografo svedese Johan Inger. La coreografia, accompagnata dalle note del celebre e iconico Köln Concert di Keith Jarrett, è un vero e proprio inno alla gioia di danzare. L’euforia degli interpreti è un piacere alla vista, così contagiosa e potente che dal 2016 continua ammaliare ad ammaliare i teatri di tutto il mondo.
MELTING POT – ROBERTO ZAPPALà / PRIMA ASSOLUTA
Melting Pot è un lavoro che, come suggerisce il titolo, riunisce in una composizione originale frammenti di diverse creazioni realizzate nel corso del tempo da Roberto Zappalà. In particolare sono incluse sequenze da 74bpm tratto da I am beautiful (2016), 24 préludes (2007) e Mediterraneo (2001) – tutte produzioni per la sua compagnia – I’m a good cook. Spaghetti anybody?, creazione realizzata nel 2004 per la compagnia svedese Norrdans, e sud-virus, commissionato dal Goteborg Ballet nel 2011. All’interno di questo intreccio di coreografie che hanno segnato il suo percorso creativo, il coreografo realizzerà una parte inedita, appositamente concepita per questa creazione.
L’idea principale è quella di emancipare il lavoro, mettendolo costantemente in discussione attraverso nuovi interventi coreografici pensati per i danzatori del momento: un melting pot sempre work in progress.
“Oltre ad elaborare delle parti nuove sono state recuperate e rielaborate alcune scene di vecchi lavori apportando una nuova e fresca gestualità, frutto di un rinnovato confronto fisico. Immagini visionarie, spazi interrotti, gesti poetici per percorrere un tracciato fatto di misura gestuale ma anche del suo contrario. Un sunto nato qualche anno fa ma che ad ogni ripresa viene prosciugato del passato e inondato di futuro” – Roberto Zappalà
Rhapsody in Blue / Another Story / Bliss
La Compagnia Aterballetto è in scena sul palcoscenico del Teatro Comunale di Modena con un inedito trittico di coreografie: Rhapsody in blue di Iratxe Ansa e Igor Bacovich, Another Story di Diego Tortelli e Bliss di Johan Inger.
Rhapsody in blue è la una nuovissima creazione di Iratxe Ansa e Igor Bacovich sulle note dell’omonima composizione di George Gershwin. Another Story di Diego Tortelli, presentato nel 2021 a Rovereto, racconta, sulla musica del gruppo rock inglese Spiritualized, la storia del gesto più temuto e allo stesso tempo desiderato del 2020, anno colpito da un’epidemia globale: l’abbraccio. BLISS è uno dei cavalli di battaglia della compagnia, firmato dal pluripremiato coreografo svedese Johan Inger. La coreografia, accompagnata dalle note del celebre e iconico Köln Concert di Keith Jarrett, è un vero e proprio inno alla gioia di danzare. L’euforia degli interpreti è un piacere alla vista, così contagiosa e potente che dal 2016 continua ammaliare ad ammaliare i teatri di tutto il mondo.
Storie
Aterballetto danza Storie al Teatro Civico di Vercelli nella rassegna We Speak Dance.
Storie è una piccola antologia di frammenti danzati. Costituiscono solo una parte infinitesimale del ricchissimo universo artistico e umano dei due coreografi Diego Tortelli e Philippe Kratz.
Tortelli crea due pezzi: Preludio, in apertura di serata, è una lettera d’amore al corpo per cinque danzatori sulle musiche di Nick Cave, Another story è un duetto sul gesto impossibile del 2020, l’abbraccio. Tra passato e futuro le due creazioni di Kratz. Il duo “O” ci propone due corpi / automi, che ci obbligano a interrogarci su come potrebbe mutare il senso del contatto fisico: resterà emotivo e sentito, o diventerà seriale e alienato?
Alpha Grace, un passo a sei in conclusione di serata, è una riflessione sull’empatia, una forma di comunicazione gentile tra persone che si sentono sullo stesso piano. Anch’essa messa a dura prova dai tempi presenti.
YELED / RHAPSODY IN BLUE / SECUS
Il Teatro Verdi di Pordenone ospita la Compagnia Aterballetto all’interno della rassegna dedicata alla grande danza internazionale. La serata si apre con Yeled di Eyal Dadon, seguita da Rhapsody in Blue, la nuova produzione firmata da Iratxe Ansa e Igor Bacovich e si chiude con Secus, creazione dell’israeliano Ohad Naharin riallestita per la Compagnia nel 2019.
YELED – Eyal Dadon
Yeled, parola ebraica che significa “bambino”, porta in scena la riflessione che il coreografo israeliano Eyal Dadon ha condotto, insieme ai danzatori di Aterballetto, sul momento della vita in cui si arriva a perdere l’innocenza dei bambini.
RHAPSODY IN BLUE – Iratxe Ansa & Igor Bacovich
«Rhapsody in Blue di George Gershwin ha per noi vari punti attraenti, è una musica splendida, conosciuta ma non così ascoltata dalle nuove generazioni. Far conoscere questo lavoro ai giovani è un buon obiettivo e questo lavoro può essere un modo per dare una visione meno lontana e meno “americana” di Gershwin, andando oltre al contesto culturale in cui la rapsodia è stata creata. La rapsodia per forza di cose detterà il lavoro coreografico, i cambi allegri, frizzanti con cui giocare sono fantastici.» – Iratxe Ansa & Igor Bacovich
SECUS – Ohad Naharin
Secus è una creazione di Ohad Naharin che vanta un collage musicale che si estende dagli insoliti stili elettronici di AGF alle seducenti melodie indiane di Kaho Naa Pyar Hai alle armonie risonanti dei Beach Boys. Questo mix avventurosamente eclettico funge da sfondo adatto per la coreografia audacemente stravagante.
YELED / SECUS
La Compagnia Aterballetto danza al Lodz Ballet Festival 2024, in Polonia, con Yeled di Eyal Dadon e Secus di Ohad Naharin.
YELED – Eyal Dadon
Yeled, parola ebraica che significa “bambino”, porta in scena la riflessione che il coreografo israeliano Eyal Dadon ha condotto, insieme ai danzatori di Aterballetto, sul momento della vita in cui si arriva a perdere l’innocenza dei bambini.
SECUS – Ohad Naharin
Secus è una creazione di Ohad Naharin che vanta un collage musicale che si estende dagli insoliti stili elettronici di AGF alle seducenti melodie indiane di Kaho Naa Pyar Hai alle armonie risonanti dei Beach Boys. Questo mix avventurosamente eclettico funge da sfondo adatto per la coreografia audacemente stravagante.
YELED / SECUS
La Compagnia Aterballetto danza al Lodz Ballet Festival 2024, in Polonia, con Yeled di Eyal Dadon e Secus di Ohad Naharin.
YELED – Eyal Dadon
Yeled, parola ebraica che significa “bambino”, porta in scena la riflessione che il coreografo israeliano Eyal Dadon ha condotto, insieme ai danzatori di Aterballetto, sul momento della vita in cui si arriva a perdere l’innocenza dei bambini.
SECUS – Ohad Naharin
Secus è una creazione di Ohad Naharin che vanta un collage musicale che si estende dagli insoliti stili elettronici di AGF alle seducenti melodie indiane di Kaho Naa Pyar Hai alle armonie risonanti dei Beach Boys. Questo mix avventurosamente eclettico funge da sfondo adatto per la coreografia audacemente stravagante.