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HO CUORE
Due repliche: ore 20.00 e ore 21.30
La parola Coraggio deriva dal latino cor habeo, che vuol dire avere cuore.
Un frammento di vita.
Un frammento di vita insieme.
Un frammento prima di uscire e affrontare con coraggio insieme quello che sarà di loro e fra loro vivere quel momento importante fatto di insicurezze, separazioni, avvicinamenti e respiri all’unisono ripercorrono una piccola parte del loro trascorso che li ha portati ad avere coraggio per quella scelta decisa e elaborata assieme.
Lo spettatore sarà immerso all’interno del frammento vissuto.
Solo pochi alla volta potranno vivere e respirare insieme agli interpreti il loro frammento.
Italia Danza – Sofia
Da Sofia a Madrid, passando per Oslo e Colonia: questa è la seconda fase di Italia Danza, in scena dal 27 aprile al 24 maggio 2024.
Un progetto cosmopolita, affidato al linguaggio universale del corpo, voluto dalla Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale della Farnesina, e interpretato dal CCN/Aterballetto grazie al suo ormai ricchissimo patrimonio di creazioni site specific. Un repertorio contemporaneo che comprende le MicroDanze (brevi creazioni per spazi circoscritti, firmate da coreografi italiani e internazionali), ma anche spettacoli per palcoscenico rivisitati per l’occasione, così da poter essere presentati ovunque.
Sotto la cupola del Largo di Sоfia, il 27 aprile 2024 ore 16.30, ore 17.45 e ore 19.00
“Presentare le MicroDanze di Aterballetto a Sofia è un’occasione per portare all’attenzione del pubblico della capitale una eccellenza assoluta della danza contemporanea italiana e del Made in Italy. La Bulgaria d’altro canto è nota nel mondo per l’altissimo livello dei suoi artisti in ambito musicale e per le sue danze tradizionali. Un terreno fertile accoglierà dunque i bravissimi danzatori dell’Aterballetto a Sofia, per i quali la stessa Municipalità ha messo a disposizione un luogo simbolo della storia e della cultura del Paese, il Largo. Sono sicura che gli artisti italiani sapranno regalare al pubblico locale un momento artistico indimenticabile, ad ulteriore riprova dei forti legami culturali che uniscono l’Italia alla Bulgaria.
Maria Mazza
Direttrice Istituto di Cultura Italiana di Sofia
27 APRILE – H 16.30 / Sofia Centro Città
MICRODANZE
An echo, a wave
di Philippe Kratz
Near Life Experience
di Angelin Preljocaj
Eppur si muove
di Francesca Lattuada
A Gig
di Diego Tortelli
Durata 30′
Italia Danza – Colonia
Da Sofia a Madrid, passando per Oslo e Colonia: questa è la seconda fase di Italia Danza, in scena dal 27 aprile al 24 maggio 2024.
Un progetto cosmopolita, affidato al linguaggio universale del corpo, voluto dalla Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale della Farnesina, e interpretato dal CCN/Aterballetto grazie al suo ormai ricchissimo patrimonio di creazioni site specific. Un repertorio contemporaneo che comprende le MicroDanze (brevi creazioni per spazi circoscritti, firmate da coreografi italiani e internazionali), ma anche spettacoli per palcoscenico rivisitati per l’occasione, così da poter essere presentati ovunque.
Istituto Italiano di Cultura di Colonia, il 29 aprile 2024 ore 18.30 e 19.30
“Siamo lieti di presentare a Colonia un progetto che, se da un lato celebra l’esperienza diretta della performance da parte dello spettatore, dall’altro offre al pubblico anche una nuova prospettiva di fruizione degli spazi dell’Istituto, animandoli con una presenza che non è solo estetica ma anche di forte impatto emotivo”
Jolanda Lamberti
Direttrice Istituto di Cultura Italiana di Colonia
29 APRILE – H 18.30 / Istituto Italiano di Cultura di Colonia
MICRODANZE
Eppur si muove
di Francesca Lattuada
Near Life Experience
di Angelin Preljocaj
An echo, a wave
di Philippe Kratz
A Gig
di Diego Tortelli
Durata 30′
Storie
Aterballetto danza Storie al Teatro Civico di Vercelli nella rassegna We Speak Dance.
Storie è una piccola antologia di frammenti danzati. Costituiscono solo una parte infinitesimale del ricchissimo universo artistico e umano dei due coreografi Diego Tortelli e Philippe Kratz.
Tortelli crea due pezzi: Preludio, in apertura di serata, è una lettera d’amore al corpo per cinque danzatori sulle musiche di Nick Cave, Another story è un duetto sul gesto impossibile del 2020, l’abbraccio. Tra passato e futuro le due creazioni di Kratz. Il duo “O” ci propone due corpi / automi, che ci obbligano a interrogarci su come potrebbe mutare il senso del contatto fisico: resterà emotivo e sentito, o diventerà seriale e alienato?
Alpha Grace, un passo a sei in conclusione di serata, è una riflessione sull’empatia, una forma di comunicazione gentile tra persone che si sentono sullo stesso piano. Anch’essa messa a dura prova dai tempi presenti.
FORM 0
Le cose visibili possono essere invisibili. Se qualcuno va a cavallo in un bosco, prima lo si vede, poi no, ma si sa che c’è. Nella Firma in bianco, la cavallerizza nasconde gli alberi e gli alberi la nascondono a loro volta. Tuttavia il nostro pensiero comprende tutti e due, il visibile e l’invisibile. E io utilizzo la pittura per rendere visibile il pensiero.
R.Magritte
Il perfetto equilibrio delle forme può essere appagante… ma anche inquietante.
Prendendo le mosse dal fascino per la simmetria intesa come strumento compositivo per
trasmettere armonia, e dai molteplici significati simbolici dello specchio nelle arti, in Form 0, il suo primo duo femminile, Riccardo Buscarini esplora la simmetria come luogo
di disarmonia e conflitto.
Come può un dialogo essere possibile se vediamo noi stessi mentre guardiamo l’altro?
Che cosa avviene se la somiglianza ci porta a fonderci l’uno nell’altro e a perdere la nostra identità?
Da uno specchio distorto si materializza un’immagine mostruosa.
YELED / RHAPSODY IN BLUE / SECUS
Il Teatro Verdi di Pordenone ospita la Compagnia Aterballetto all’interno della rassegna dedicata alla grande danza internazionale. La serata si apre con Yeled di Eyal Dadon, seguita da Rhapsody in Blue, la nuova produzione firmata da Iratxe Ansa e Igor Bacovich e si chiude con Secus, creazione dell’israeliano Ohad Naharin riallestita per la Compagnia nel 2019.
YELED – Eyal Dadon
Yeled, parola ebraica che significa “bambino”, porta in scena la riflessione che il coreografo israeliano Eyal Dadon ha condotto, insieme ai danzatori di Aterballetto, sul momento della vita in cui si arriva a perdere l’innocenza dei bambini.
RHAPSODY IN BLUE – Iratxe Ansa & Igor Bacovich
«Rhapsody in Blue di George Gershwin ha per noi vari punti attraenti, è una musica splendida, conosciuta ma non così ascoltata dalle nuove generazioni. Far conoscere questo lavoro ai giovani è un buon obiettivo e questo lavoro può essere un modo per dare una visione meno lontana e meno “americana” di Gershwin, andando oltre al contesto culturale in cui la rapsodia è stata creata. La rapsodia per forza di cose detterà il lavoro coreografico, i cambi allegri, frizzanti con cui giocare sono fantastici.» – Iratxe Ansa & Igor Bacovich
SECUS – Ohad Naharin
Secus è una creazione di Ohad Naharin che vanta un collage musicale che si estende dagli insoliti stili elettronici di AGF alle seducenti melodie indiane di Kaho Naa Pyar Hai alle armonie risonanti dei Beach Boys. Questo mix avventurosamente eclettico funge da sfondo adatto per la coreografia audacemente stravagante.
YELED / SECUS
La Compagnia Aterballetto danza al Lodz Ballet Festival 2024, in Polonia, con Yeled di Eyal Dadon e Secus di Ohad Naharin.
YELED – Eyal Dadon
Yeled, parola ebraica che significa “bambino”, porta in scena la riflessione che il coreografo israeliano Eyal Dadon ha condotto, insieme ai danzatori di Aterballetto, sul momento della vita in cui si arriva a perdere l’innocenza dei bambini.
SECUS – Ohad Naharin
Secus è una creazione di Ohad Naharin che vanta un collage musicale che si estende dagli insoliti stili elettronici di AGF alle seducenti melodie indiane di Kaho Naa Pyar Hai alle armonie risonanti dei Beach Boys. Questo mix avventurosamente eclettico funge da sfondo adatto per la coreografia audacemente stravagante.
YELED / SECUS
La Compagnia Aterballetto danza al Lodz Ballet Festival 2024, in Polonia, con Yeled di Eyal Dadon e Secus di Ohad Naharin.
YELED – Eyal Dadon
Yeled, parola ebraica che significa “bambino”, porta in scena la riflessione che il coreografo israeliano Eyal Dadon ha condotto, insieme ai danzatori di Aterballetto, sul momento della vita in cui si arriva a perdere l’innocenza dei bambini.
SECUS – Ohad Naharin
Secus è una creazione di Ohad Naharin che vanta un collage musicale che si estende dagli insoliti stili elettronici di AGF alle seducenti melodie indiane di Kaho Naa Pyar Hai alle armonie risonanti dei Beach Boys. Questo mix avventurosamente eclettico funge da sfondo adatto per la coreografia audacemente stravagante.