Antitesi di Andonis Foniadakis si rivela un gioco raffinato fatto di contrappunti di luci ed ombre, musica techno e barocca, virtuosismi coreografici e collera beat.
Il coreografo greco tratteggia modelli di movimenti postclassicisti, talvolta ribaltati verso assunti anarchici – indizi rivelatori di un estro geniale.

Dorion Weickmann, Süddeutsche Zeitung

Antitesi racchiude la volontà del coreografo di mettere in gioco i contrari: locale e globale, lento e veloce, maschile e femminile, astratto e concreto; si nutre di antico e di attuale, nello spirito del “tutto presente in tempo reale” che distingue le nostre vite in questo millennio denso, veloce, pronto a rompere tutti gli schemi, senza mai rinunciare però al passato.

Barocca e contemporanea, la musica italiana scelta dal coreografo lega tra loro compositori connessi emozionalmente, superando le barriere tra la classicità e la contemporaneità, nella condivisione sottotraccia di un DNA che si fa avvertire come peculiare del nostro paese. In Antitesi Giovan Battista Pergolesi, Domenico Scarlatti, Giuseppe Tartini convivono/collidono con Giacinto Scelsi e Fausto Romitelli offrendo alla danza un oceano di brani in cui i ballerini sono immersi e fluttuano lanciandosi nello spazio tra aggressività e dolcezza, liberi di muoversi al ritmo del respiro nel dispiegarsi organico ma non quotidiano, denso e trasparente insieme, dell’azione.

“La musica barocca è solida e lirica, sensuale e misteriosa” dice il coreografo “ma il mio desiderio è che la musica mi lasci libero; e in questo caso cerco di non usare diversamente quella barocca e quella contemporanea; hanno lo stesso respiro e lo stesso ritmo; sembrano diverse, ma è solo per via del colore sonoro; non illustro la musica, non appoggio la danza sulle battute forti, non coreografo ‘sulla’ musica, ma ‘nella’ musica”, usando sia i piani d’appoggio orizzontali sul pavimento sia le spirali aeree in verticale”.

Ho costruito il pezzo” afferma Foniadakis “combattendo tra ricerca della bellezza del passato, come nostalgia, e realtà di oggi, agitata, dinamica, incerta, violenta.

Elisa Guzzo Vaccarino

Coreografia Andonis Foniadakis
Musiche Giovan Battista Pergolesi, Fausto Romitelli, Domenico Scarlatti, Giacinto Scelsi, Giuseppe Tartini
Sound Design Julien Tarride
Costumi Kristopher Millar & Lois Swandale
Luci Carlo Cerri

Durata 35’ – Per tutta la compagnia

Si ringrazia la Fondazione Isabella Scelsi

PRIMA ASSOLUTA
Milano, Piccolo Teatro Strehler, 11 giugno 2015

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