Never odd or even è creazione in realtà virtuale di Fernando Melo all’interno del progetto Virtual Dance for Real People.

Cosa succede quando danza, tecnologia ed esperienza immersiva nei luoghi d’arte dell’Emilia Romagna vengono fusi insieme? Per il coreografo Fernando Melo non resta che abbandonarsi al sogno ed esplorarlo, anche dovesse rivelarsi un incubo, dove i movimenti sembrano essere al rallentatore e la gravità basarsi su principi diversi da quelli che conosciamo.

Così, infatti, è per i due danzatori, figure oniriche che cercano inutilmente di ricongiungersi, trainati da una forza irresistibile che li tiene ogni volta lontani. Mentre il pubblico rinuncia alla “quarta parete” e alle consuete idee di spazio e tempo, per seguire i danzatori nella Biblioteca Classense. Al risveglio, nella Sala dei Mosaici, la mente è ancora proiettata in quella dimensione dove si infrangono le barriere tra danza e realtà virtuale.

Virtual Dance for Real People #Ravenna

Nuove strade per un’esperienza teatrale unica
Fruizione immersiva e live

Never odd or even
concept e coreografia Fernando Melo
musica Stars of the lid
danzatori Philippe Kratz e Grace Lyell
costumi Nuvia Valestri
regia video Guido Acampa

technological development and user experience design RE:Lab
video production & editing Riot Studio (Lapej)

una produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
Nell’ambito del progetto Virtual Dance for Real People promosso e coprodotto da Fondazione Palazzo Magnani
coproduzione Ravenna Festival

Premiere 8-9 luglio 2022, Ravenna Festival, Biblioteca Classense

Come artista, sono costantemente alla ricerca di nuovi modi per comunicare un’idea al pubblico: i miei lavori più recenti cercano, per questo motivo, d’influenzare la prospettiva dello spettatore sulla performance. In questa nuova creazione sviluppo un concetto che mira a generare un’esperienza teatrale unica sia in “live” che in “virtual reality”.

La creazione ruota intorno al concetto di sogno: le storie che il nostro cervello genera quando siamo addormentati sono state una fonte duratura di mistero per gli scienziati, ma sono anche fonte di bellissime immagini nelle opere d’arte.
In un mondo simile al sogno/incubo, dove i movimenti sembrano essere al rallentatore e la gravità gioca un ruolo diverso, due personaggi cercano di ricongiungersi ma i loro sforzi sono vani, una forza esterna li tiene perennemente lontani.

La creazione unisce movimento, suono ed elementi di scena per generare una performance che si svolge al di fuori del palcoscenico teatrale, tra i suggestivi spazi della Biblioteca Classense, nel centro storico di Ravenna, luoghi di grande importanza storica e artistica.
Intendo sviluppare ed esplorare un nuovo vocabolario di movimento; la coreografia si sviluppa a partire dallo spazio e la storia, l’aspetto, la sensazione e l’atmosfera generata dall’ambiente diventeranno ingredienti chiave del lavoro. La scelta stessa della colonna sonora per supportare questo scenario onirico avverrà dopo un periodo di sperimentazione, indagine e prova.

Al pubblico è chiesto di rinunciare al comfort della quarta parete per diventare partecipante attivo nell’esperienza della performance: il mio auspicio è che questa esperienza stimoli l’immaginazione degli spettatori generando innumerevoli interpretazioni.

Fernando Melo

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