Il passo a due “O” di Philippe Kratz è un piccolo capolavoro dal ritmo inarrestabile, che cattura lo spettatore in modo ipnotico.

L’idea alla base di “O” è l’eternità e come raggiungerla è l’obiettivo finale dell’umanità. Come per esempio nell’estate del 2017 a Hong Kong, quando per la prima volta due robot umanoidi hanno interagito l’un con l’altro. È diventato chiaro a tutti che un futuro, in cui l’intera conoscenza umana viene trasmessa da materiale inorganico comunicante, è a portata di mano.

“O” può essere visto come due esseri umani o due robot che celebrano questo avvenimento in uno stato di trascendenza e realizzazione emotiva, in cui entrambi si muovono insieme al ritmo infinito dei loro cuori inarrestabili.
Oppure, come il computer dell’astronave Hal nel film di Stanley Kubrick “2001: Odissea nello spazio” quando dice in modo illusorio: “So di aver preso alcune decisioni molto scarse di recente, ma posso darti la mia completa assicurazione che il mio lavoro tornerà alla normalità. Ho ancora il massimo entusiasmo e fiducia nella missione. E voglio aiutarti.”

Coreografia Philippe Kratz
Musica Mark Pritchard e The Field
Costumi Francesca Messori
Luci Carlo Cerri

Durata 12′ – Per 2 danzatori

Produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto

Primo premio al 32° Concorso Coreografico di Hannover – giugno 2018

Philippe Kratz è membro di stARTacademy della Bayer Arts & Culture.

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