MicroDanza di Fernando Melo

Una danza che diventa anche un gioco di illusione ottica. La danzatrice proietta su una pellicola la sua immagine in movimento sdoppiata. È come se fosse dentro una campana di vetro, che distorce la visione del mondo e le impedisce di connettersi con le persone attorno a lei. Lo spettatore, disorientato in un primo momento, potrà scegliere se entrare nel suo mondo o rimanerne distante e alieno.

The Bell Jar invita il pubblico a osservare la danzatrice attraverso una pellicola ottica illuminante. Questa struttura trasparente crea l’illusione ottica di una doppia immagine e provoca un senso di disorientamento. Dietro alla cornice, guardare il semplice movimento di una persona diventa un’esperienza visiva unica. Mi ha sempre appassionato come il guardare un performer possa essere un esercizio di empatia. Il semplice fatto di osservare un’altra persona può mettere in discussione il nostro modo di pensare e aprirci a nuove prospettive. In particolare quelle volte in cui, molto spesso, il conformismo e la paura sembrano prevalere, comprendere le azioni di altri attraverso l’empatia è cruciale per la nostra coesistenza.

Fernando Melo

The Bell Jar

Coreografia, set e costumi FERNANDO MELO
Musica MACHINEFABRIEK, THOMAS KÖNER
Danzatrice INA LESNAKOWSKI

Una produzione FONDAZIONE NAZIONALE DELLA DANZA/ATERBALLETTO
coproduzione FONDAZIONE PALAZZO MAGNANI
nell’ambito di AN IDEAL CITY, progetto di arte pubblica in partnership con LES HALLES DE SCHAERBEEK – BRUXELLES e GREEK NATIONAL OPERA – ATENE, cofinanziato dal programma CREATIVE EUROPE dell’Unione Europea

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